Rai Storia Programmi Tv di Oggi 27/12/25



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Aggiungi al Calendario 2025-12-27 0:40:00 2025-12-27 00:45:00 Europe/Rome RaiNews RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Il giorno e la storia

Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 0:45:00 2025-12-27 01:05:00 Europe/Rome Il giorno e la storia Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Passato e Presente

Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Davide Frasnelli.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 1:05:00 2025-12-27 01:40:00 Europe/Rome Passato e Presente Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Davide Frasnelli. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





5000 anni e più. La lunga storia dell'umanità

Decifrando l'antico codice geroglifico, Jean-François Champollion ha restituito le parole a una civiltà millenaria e misteriosa, ma dietro la sua impresa leggendaria c'era un fratello di cui si sa poco e che ha reso tutto possibile. La nuova corrispondenza scoperta tra Jean-François Champollion e suo fratello Jacques-Joseph permette ora di comprendere appieno come un giovane genio autodidatta sia stato in grado di fare una delle scoperte più importanti del XIX secolo. Senza l'instancabile sostegno e l'astuzia del fratello maggiore, Jean-François non sarebbe mai riuscito a risolvere questo ardente enigma internazionale. Attraverso sequenze animate, utilizzando la loro corrispondenza privata, archivi e con l'aiuto di esperti, questo film ripercorre questa avventura scientifica, umana e intellettuale di cui nel 2022 è stato celebrato il bicentenario. Decifrando l'antico codice geroglifico, Jean-François Champollion ha restituito le parole a una civiltà millenaria e misteriosa, ma dietro la sua impresa leggendaria c'era un fratello di cui si sa poco e che ha reso tutto possibile. La nuova corrispondenza scoperta tra Jean-François Champollion e suo fratello Jacques-Joseph permette ora di comprendere appieno come un giovane genio autodidatta sia stato in grado di fare una delle scoperte più importanti del XIX secolo. Senza l'instancabile sostegno e l'astuzia del fratello maggiore, Jean-François non sarebbe mai riuscito a risolvere questo ardente enigma internazionale. Attraverso sequenze animate, utilizzando la loro corrispondenza privata, archivi e con l'aiuto di esperti, questo film ripercorre questa avventura scientifica, umana e intellettuale di cui nel 2022 è stato celebrato il bicentenario.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 1:40:00 2025-12-27 02:40:00 Europe/Rome 5000 anni e più. La lunga storia dell'umanità Decifrando l'antico codice geroglifico, Jean-François Champollion ha restituito le parole a una civiltà millenaria e misteriosa, ma dietro la sua impresa leggendaria c'era un fratello di cui si sa poco e che ha reso tutto possibile. La nuova corrispondenza scoperta tra Jean-François Champollion e suo fratello Jacques-Joseph permette ora di comprendere appieno come un giovane genio autodidatta sia stato in grado di fare una delle scoperte più importanti del XIX secolo. Senza l'instancabile sostegno e l'astuzia del fratello maggiore, Jean-François non sarebbe mai riuscito a risolvere questo ardente enigma internazionale. Attraverso sequenze animate, utilizzando la loro corrispondenza privata, archivi e con l'aiuto di esperti, questo film ripercorre questa avventura scientifica, umana e intellettuale di cui nel 2022 è stato celebrato il bicentenario. Decifrando l'antico codice geroglifico, Jean-François Champollion ha restituito le parole a una civiltà millenaria e misteriosa, ma dietro la sua impresa leggendaria c'era un fratello di cui si sa poco e che ha reso tutto possibile. La nuova corrispondenza scoperta tra Jean-François Champollion e suo fratello Jacques-Joseph permette ora di comprendere appieno come un giovane genio autodidatta sia stato in grado di fare una delle scoperte più importanti del XIX secolo. Senza l'instancabile sostegno e l'astuzia del fratello maggiore, Jean-François non sarebbe mai riuscito a risolvere questo ardente enigma internazionale. Attraverso sequenze animate, utilizzando la loro corrispondenza privata, archivi e con l'aiuto di esperti, questo film ripercorre questa avventura scientifica, umana e intellettuale di cui nel 2022 è stato celebrato il bicentenario. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Napoleone II, il grande zero

Era figlio di Napoleone Bonaparte e nipote di Francesco II del Sacro Impero Romano. Ma Napoleone II, re di Roma, morto a soli 21 anni, non lasciò nessun segno nella storia. Chi fu veramente. Era figlio di Napoleone Bonaparte e nipote di Francesco II del Sacro Impero Romano. Ma Napoleone II, re di Roma, morto a soli 21 anni, non lasciò nessun segno nella storia. Chi fu veramente? Graziano Conversano.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 2:40:00 2025-12-27 03:30:00 Europe/Rome Napoleone II, il grande zero Era figlio di Napoleone Bonaparte e nipote di Francesco II del Sacro Impero Romano. Ma Napoleone II, re di Roma, morto a soli 21 anni, non lasciò nessun segno nella storia. Chi fu veramente. Era figlio di Napoleone Bonaparte e nipote di Francesco II del Sacro Impero Romano. Ma Napoleone II, re di Roma, morto a soli 21 anni, non lasciò nessun segno nella storia. Chi fu veramente? Graziano Conversano. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Questo secolo: 1935 e dintorni

Una puntata di Enzo Biagi sulla cultura e la politica durante gli anni 30 in Italia. Interviste e immagini ricostruiscono la vita, la società, la cultura e la politica durante il periodo fascista, e analizzano l - a figura di Benito Mussolini. - di Enzo Biagi (1982).
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 3:30:00 2025-12-27 04:25:00 Europe/Rome Questo secolo: 1935 e dintorni Una puntata di Enzo Biagi sulla cultura e la politica durante gli anni 30 in Italia. Interviste e immagini ricostruiscono la vita, la società, la cultura e la politica durante il periodo fascista, e analizzano l - a figura di Benito Mussolini. - di Enzo Biagi (1982). RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





ReStore

Le ricette della tradizione della cucina italiana, raccolte dai documentari e dalle rubriche che la Rai ha dedicato alla gastronomia dagli anni 50 agli anni 80: `Alla ricerca dei cibi genuini' (1957) di Mario Soldati; - `Linea contro linea' (1967/68) a cura di Giulio Macchi; `A tavola alle sette'(1974/76), con Ave Ninchi; `Menù di stagione' (1980/81) e i consigli di Vincenzo Bonassisi per `Almanacco del giorno dopo' (1979/1988).
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 4:25:00 2025-12-27 04:40:00 Europe/Rome ReStore Le ricette della tradizione della cucina italiana, raccolte dai documentari e dalle rubriche che la Rai ha dedicato alla gastronomia dagli anni 50 agli anni 80: `Alla ricerca dei cibi genuini' (1957) di Mario Soldati; - `Linea contro linea' (1967/68) a cura di Giulio Macchi; `A tavola alle sette'(1974/76), con Ave Ninchi; `Menù di stagione' (1980/81) e i consigli di Vincenzo Bonassisi per `Almanacco del giorno dopo' (1979/1988). RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





RES - Ieri e Oggi

Ieri e oggi 1979 Paolo Ferrari, Lelio Luttazzi p.101 - Centesima puntata della trasmissione 'Ieri e oggi', basata sulla riproposta di materiali di archivio ai personaggi dello spettacolo e curata da Leone - Mancini e Lino Procacci. In questa puntata del 1979 sono ospiti di Luciano Salce Paolo Ferrari e Lelio Luttazzi, conduttori di passate edizioni della trasmissione. - A cura di Leone Mancini e Lino Procacci.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 4:40:00 2025-12-27 05:40:00 Europe/Rome RES - Ieri e Oggi Ieri e oggi 1979 Paolo Ferrari, Lelio Luttazzi p.101 - Centesima puntata della trasmissione 'Ieri e oggi', basata sulla riproposta di materiali di archivio ai personaggi dello spettacolo e curata da Leone - Mancini e Lino Procacci. In questa puntata del 1979 sono ospiti di Luciano Salce Paolo Ferrari e Lelio Luttazzi, conduttori di passate edizioni della trasmissione. - A cura di Leone Mancini e Lino Procacci. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Il giorno e la storia

Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 5:40:00 2025-12-27 06:00:00 Europe/Rome Il giorno e la storia Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Passato e Presente

Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Davide Frasnelli.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 6:00:00 2025-12-27 06:35:00 Europe/Rome Passato e Presente Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Davide Frasnelli. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno






Un'epoca nuova - Anni '60

Gli anni Sessanta sono caratterizzati da una forte competizione globale fra Stati Uniti e Unione Sovietica, con il mondo diviso in due blocchi contrapposti. Un'epoca segnata da gravi crisi, come quella dei missili di Cuba nel 1962: il momento di maggior tensione della Guerra fredda, con il serio rischio di un tragico conflitto nucleare. Sono gli anni della decolonizzazione in Africa, della costruzione del Muro di Berlino (1961) e della Primavera di Praga (1968), con il tentativo di Dubcek di costruire un socialismo dal volto umano. Una stagione contraddistinta dalla paura atomica, ma anche da una fase di distensione e dalla firma di importanti trattati internazionali per il controllo degli armamenti nucleari. Un periodo caratterizzato da profondi contrasti sociali e grandi progressi scientifici. Come la corsa allo spazio fra le due superpotenze, che, alla fine del decennio, ha visto l'umanità raggiungere un traguardo storico: lo sbarco sulla Luna. La puntata approfondisce e racconta questi temi con i contributi dei professori Giordana Pulcini e Mario Del Pero. A Umberto Broccoli, invece, è affidato il compito di restituirci il clima del tempo attraverso dei brevi aneddoti.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 6:35:00 2025-12-27 07:30:00 Europe/Rome Un'epoca nuova - Anni '60 Gli anni Sessanta sono caratterizzati da una forte competizione globale fra Stati Uniti e Unione Sovietica, con il mondo diviso in due blocchi contrapposti. Un'epoca segnata da gravi crisi, come quella dei missili di Cuba nel 1962: il momento di maggior tensione della Guerra fredda, con il serio rischio di un tragico conflitto nucleare. Sono gli anni della decolonizzazione in Africa, della costruzione del Muro di Berlino (1961) e della Primavera di Praga (1968), con il tentativo di Dubcek di costruire un socialismo dal volto umano. Una stagione contraddistinta dalla paura atomica, ma anche da una fase di distensione e dalla firma di importanti trattati internazionali per il controllo degli armamenti nucleari. Un periodo caratterizzato da profondi contrasti sociali e grandi progressi scientifici. Come la corsa allo spazio fra le due superpotenze, che, alla fine del decennio, ha visto l'umanità raggiungere un traguardo storico: lo sbarco sulla Luna. La puntata approfondisce e racconta questi temi con i contributi dei professori Giordana Pulcini e Mario Del Pero. A Umberto Broccoli, invece, è affidato il compito di restituirci il clima del tempo attraverso dei brevi aneddoti. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Nel secolo breve

A 70 anni dalla morte di Enrico Fermi, un ritratto di quello che viene definito - dopo Galileo - il più grande scienziato italiano. La sua rivoluzione scientifica, da leader dei "ragazzi di via Panisperna" all'università di Chicago, incrocia eventi che hanno fatto la storia del '900: dal regime di Mussolini alle persecuzioni razziali, dalla costruzione della bomba atomica all'utopia dell''atomo pacifico. A 70 anni dalla morte di Enrico Fermi, un ritratto di quello che viene definito - dopo Galileo - il più grande scienziato italiano. La sua rivoluzione scientifica, da leader dei "ragazzi di via Panisperna" all'università di Chicago, incrocia eventi che hanno fatto la storia del '900: dal regime di Mussolini alle persecuzioni razziali, dalla costruzione della bomba atomica all'utopia dell''atomo pacifico'. Pasquale D'Aiello.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 7:30:00 2025-12-27 09:00:00 Europe/Rome Nel secolo breve A 70 anni dalla morte di Enrico Fermi, un ritratto di quello che viene definito - dopo Galileo - il più grande scienziato italiano. La sua rivoluzione scientifica, da leader dei "ragazzi di via Panisperna" all'università di Chicago, incrocia eventi che hanno fatto la storia del '900: dal regime di Mussolini alle persecuzioni razziali, dalla costruzione della bomba atomica all'utopia dell''atomo pacifico. A 70 anni dalla morte di Enrico Fermi, un ritratto di quello che viene definito - dopo Galileo - il più grande scienziato italiano. La sua rivoluzione scientifica, da leader dei "ragazzi di via Panisperna" all'università di Chicago, incrocia eventi che hanno fatto la storia del '900: dal regime di Mussolini alle persecuzioni razziali, dalla costruzione della bomba atomica all'utopia dell''atomo pacifico'. Pasquale D'Aiello. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Il giorno e la storia

Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 9:00:00 2025-12-27 09:20:00 Europe/Rome Il giorno e la storia Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Iconologie quotidiane

Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515. Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 9:20:00 2025-12-27 09:25:00 Europe/Rome Iconologie quotidiane Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515. Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Passato e Presente

Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Davide Frasnelli.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 9:25:00 2025-12-27 10:00:00 Europe/Rome Passato e Presente Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Davide Frasnelli. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





La nostra Raffaella

Un viaggio nella carriera straordinaria di Raffaella Carrà, arrivata da ragazza a Roma da Bologna, e destinata a lasciare un'impronta indelebile grazie al suo talento, la disciplina, le sue doti da conduttrice, cantante, attrice, ballerina. Un viaggio nella carriera straordinaria di Raffaella Carrà, arrivata da ragazza a Roma da Bologna, e destinata a lasciare un'impronta indelebile grazie al suo talento, la disciplina, le sue doti da conduttrice, cantante, attrice, ballerina. Emanuela Imparato.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 10:00:00 2025-12-27 11:35:00 Europe/Rome La nostra Raffaella Un viaggio nella carriera straordinaria di Raffaella Carrà, arrivata da ragazza a Roma da Bologna, e destinata a lasciare un'impronta indelebile grazie al suo talento, la disciplina, le sue doti da conduttrice, cantante, attrice, ballerina. Un viaggio nella carriera straordinaria di Raffaella Carrà, arrivata da ragazza a Roma da Bologna, e destinata a lasciare un'impronta indelebile grazie al suo talento, la disciplina, le sue doti da conduttrice, cantante, attrice, ballerina. Emanuela Imparato. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Rivisitare Nazareth

Nel 680 d.C. il vescovo franco Arculfo reduce da un avventuroso viaggio in Terra Santa, si ritrova nell'isola di Jona, a largo della costa occidentale della Scozia. Qui incontra il monaco irlandese Adamnano a - cui racconta di essere stato anche al villaggio di Nazareth, dove la Sacra Famiglia avrebbe vissuto a lungo. Il documentario Rivisitare Nazareth partendo da questo dato storico ricostruisce le ultime indagini archeologiche su quella che viene definita come la possibile dimora natale di Gesù. - Introduce il prof. Giuseppe Albertoni. Nel 680 d.C. il vescovo franco Arculfo reduce da un avventuroso viaggio in Terra Santa, si ritrova nell'isola di Jona, a largo della costa occidentale della Scozia. Qui incontra il monaco irlandese Adamnano a - cui racconta di essere stato anche al villaggio di Nazareth, dove la Sacra Famiglia avrebbe vissuto a lungo. Il documentario Rivisitare Nazareth partendo da questo dato storico ricostruisce le ultime indagini archeologiche su quella che viene definita come la possibile dimora natale di Gesù. - Introduce il prof. Giuseppe Albertoni.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 11:35:00 2025-12-27 12:30:00 Europe/Rome Rivisitare Nazareth Nel 680 d.C. il vescovo franco Arculfo reduce da un avventuroso viaggio in Terra Santa, si ritrova nell'isola di Jona, a largo della costa occidentale della Scozia. Qui incontra il monaco irlandese Adamnano a - cui racconta di essere stato anche al villaggio di Nazareth, dove la Sacra Famiglia avrebbe vissuto a lungo. Il documentario Rivisitare Nazareth partendo da questo dato storico ricostruisce le ultime indagini archeologiche su quella che viene definita come la possibile dimora natale di Gesù. - Introduce il prof. Giuseppe Albertoni. Nel 680 d.C. il vescovo franco Arculfo reduce da un avventuroso viaggio in Terra Santa, si ritrova nell'isola di Jona, a largo della costa occidentale della Scozia. Qui incontra il monaco irlandese Adamnano a - cui racconta di essere stato anche al villaggio di Nazareth, dove la Sacra Famiglia avrebbe vissuto a lungo. Il documentario Rivisitare Nazareth partendo da questo dato storico ricostruisce le ultime indagini archeologiche su quella che viene definita come la possibile dimora natale di Gesù. - Introduce il prof. Giuseppe Albertoni. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Il giorno e la storia

Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 12:30:00 2025-12-27 12:50:00 Europe/Rome Il giorno e la storia Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Palcoscenico

Palcoscenico 1997 Incontro con Giorgio Strehler - Intervista di Giorgio Strehler nel quale compie un bilancio dei 50 anni del Piccolo e della sua opera, quasi un testamento (scompare a 76 anni sei mesi do - po).
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 12:50:00 2025-12-27 13:10:00 Europe/Rome Palcoscenico Palcoscenico 1997 Incontro con Giorgio Strehler - Intervista di Giorgio Strehler nel quale compie un bilancio dei 50 anni del Piccolo e della sua opera, quasi un testamento (scompare a 76 anni sei mesi do - po). RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Domenica con

Domenica con Sigla + Fantasia musicale Natale di Mina da Canzonissima 1968 - Il sontuoso balletto dedicato al Natale, con la partecipazione di Mina, le coreografie di Gino Landi e la regia di Antonello Fal - qui, da Canzonissima del 21 dicembre 1968.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 13:10:00 2025-12-27 13:20:00 Europe/Rome Domenica con Domenica con Sigla + Fantasia musicale Natale di Mina da Canzonissima 1968 - Il sontuoso balletto dedicato al Natale, con la partecipazione di Mina, le coreografie di Gino Landi e la regia di Antonello Fal - qui, da Canzonissima del 21 dicembre 1968. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno






Il Pranzo di Natale di Mario Soldati

Mario Soldati ci accompagna ancora una volta, dopo il viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini, stavolta alla scoperta delle tradizioni culinarie del pranzo di Natale. Vengono intervistati in proposito padre Mariano, Cesare Zavattini, il calzolaio Angelo Gatto, la baronessa Aurelia Michetti Ricci e il Generale Lorenzo De Grandi: ognuno di loro racconta i piatti tipici natalizi della propria regione. La trasmissione andò in onda il 17 dicembre 1958. Mario Soldati ci accompagna ancora una volta, dopo il viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini, stavolta alla scoperta delle tradizioni culinarie del pranzo di Natale. Vengono intervistati in proposito padre Mariano, Cesare Zavattini, il calzolaio Angelo Gatto, la baronessa Aurelia Michetti Ricci e il Generale Lorenzo De Grandi: ognuno di loro racconta i piatti tipici natalizi della propria regione. La trasmissione andò in onda il 17 dicembre 1958. Mario Soldati.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 13:20:00 2025-12-27 13:25:00 Europe/Rome Il Pranzo di Natale di Mario Soldati Mario Soldati ci accompagna ancora una volta, dopo il viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini, stavolta alla scoperta delle tradizioni culinarie del pranzo di Natale. Vengono intervistati in proposito padre Mariano, Cesare Zavattini, il calzolaio Angelo Gatto, la baronessa Aurelia Michetti Ricci e il Generale Lorenzo De Grandi: ognuno di loro racconta i piatti tipici natalizi della propria regione. La trasmissione andò in onda il 17 dicembre 1958. Mario Soldati ci accompagna ancora una volta, dopo il viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini, stavolta alla scoperta delle tradizioni culinarie del pranzo di Natale. Vengono intervistati in proposito padre Mariano, Cesare Zavattini, il calzolaio Angelo Gatto, la baronessa Aurelia Michetti Ricci e il Generale Lorenzo De Grandi: ognuno di loro racconta i piatti tipici natalizi della propria regione. La trasmissione andò in onda il 17 dicembre 1958. Mario Soldati. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Omaggio ad Alberto Sordi

Alberto Sordi per Natale: una carrellata di ospiate televisive degli anni '80 del popolare attore nelle trasmissioni di Pippo Baudo Domenica In e Fantastico. Un modo per celebrare il centenario della nascita di Alberto S - ordi.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 13:25:00 2025-12-27 14:20:00 Europe/Rome Omaggio ad Alberto Sordi Alberto Sordi per Natale: una carrellata di ospiate televisive degli anni '80 del popolare attore nelle trasmissioni di Pippo Baudo Domenica In e Fantastico. Un modo per celebrare il centenario della nascita di Alberto S - ordi. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Il giorno e la storia

Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 14:20:00 2025-12-27 14:40:00 Europe/Rome Il giorno e la storia Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Passato e Presente

Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Davide Frasnelli.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 14:40:00 2025-12-27 15:15:00 Europe/Rome Passato e Presente Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Prima con l'editto di Milano emanato da Costantino e poi con l'atteggiamento ancora più rigoroso di Teodosio, i cristiani passarono dal rappresentare una comunità perseguitata ad essere una forza capace, a sua volta, di perseguitare. Nonostante ciò, il paganesimo continuò a contare su un numero significativo di seguaci anche dopo l'affermazione del cristianesimo come religione di Stato. Le fonti storiche e archeologiche testimoniano infatti la persistenza di pratiche e credenze pagane ancora tra IV e V secolo. In studio, con Paolo Mieli, il prof. Umberto Roberto. Davide Frasnelli. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Cronache dalla Storia

Nicea, anno 325, l'imperatore Costantino convoca e presiede il primo concilio ecumenico, cioè mondiale, delle chiese dell'Impero, un passo decisivo nell'unione tra autorità politica e religiosa. Ma come è riuscito il Cristianesimo a diventare, da piccola setta nata in provincia, religione di Stato? Viaggiando tra Costantinopoli e Nicea Cristoforo Gorno racconta le tappe di questa ascesa vertiginosa.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 15:15:00 2025-12-27 15:45:00 Europe/Rome Cronache dalla Storia Nicea, anno 325, l'imperatore Costantino convoca e presiede il primo concilio ecumenico, cioè mondiale, delle chiese dell'Impero, un passo decisivo nell'unione tra autorità politica e religiosa. Ma come è riuscito il Cristianesimo a diventare, da piccola setta nata in provincia, religione di Stato? Viaggiando tra Costantinopoli e Nicea Cristoforo Gorno racconta le tappe di questa ascesa vertiginosa. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Cronache dalla Storia

Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del "Decameron" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del "Decameron" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Agostino Pozzi.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 15:45:00 2025-12-27 16:20:00 Europe/Rome Cronache dalla Storia Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del "Decameron" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del "Decameron" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Agostino Pozzi. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





L'acciaio di Natale

"Sarà tra gli altiforni il nostro presepio quest'anno": il 24 dicembre del 1968 Papa Paolo VI si reca in visita a Taranto, per trascorrere la notte della vigilia di Natale con gli operai delle acciaierie, in un capannone del polo siderurgico aperto nel 1961. Per la prima volta un pontefice celebra la Messa di Natale in una fabbrica. "Sarà tra gli altiforni il nostro presepio quest'anno": il 24 dicembre del 1968 Papa Paolo VI si reca in visita a Taranto, per trascorrere la notte della vigilia di Natale con gli operai delle acciaierie, in un capannone del polo siderurgico aperto nel 1961. Per la prima volta un pontefice celebra la Messa di Natale in una fabbrica. Franco Morabito.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 16:20:00 2025-12-27 17:00:00 Europe/Rome L'acciaio di Natale "Sarà tra gli altiforni il nostro presepio quest'anno": il 24 dicembre del 1968 Papa Paolo VI si reca in visita a Taranto, per trascorrere la notte della vigilia di Natale con gli operai delle acciaierie, in un capannone del polo siderurgico aperto nel 1961. Per la prima volta un pontefice celebra la Messa di Natale in una fabbrica. "Sarà tra gli altiforni il nostro presepio quest'anno": il 24 dicembre del 1968 Papa Paolo VI si reca in visita a Taranto, per trascorrere la notte della vigilia di Natale con gli operai delle acciaierie, in un capannone del polo siderurgico aperto nel 1961. Per la prima volta un pontefice celebra la Messa di Natale in una fabbrica. Franco Morabito. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Eventi

Il presepe di Napoli.
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ReStore

RES TORE NON SPECIFICI 60' Babbi, botti, befane - "Mettetevi comodi, al caldo e rilassatevi. A Natale, vi invitiamo a sfogliare insieme un album fatto di immagini e memorie. Le vostre. L'inverno dei ricord - i.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 17:10:00 2025-12-27 18:00:00 Europe/Rome ReStore RES TORE NON SPECIFICI 60' Babbi, botti, befane - "Mettetevi comodi, al caldo e rilassatevi. A Natale, vi invitiamo a sfogliare insieme un album fatto di immagini e memorie. Le vostre. L'inverno dei ricord - i. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Eventi

Spazio settimanale dei più giovani L'anno della riconciliazione - La celebrazione dell'Anno Santo tenuta da Papa Paolo VI nel 1975 e interviste sulla storia del Giubileo. - di Guerrino Gentilini e Luigi Martelli (1975).
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 18:00:00 2025-12-27 18:30:00 Europe/Rome Eventi Spazio settimanale dei più giovani L'anno della riconciliazione - La celebrazione dell'Anno Santo tenuta da Papa Paolo VI nel 1975 e interviste sulla storia del Giubileo. - di Guerrino Gentilini e Luigi Martelli (1975). RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno






RaiNews

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Questo secolo: 1935 e dintorni

'E adesso pover'uomo'. La serie si occupava di raccontare gli Anni Trenta in Europa, e Biagi la impostò più che sulle ricostruzioni e sulle immagini di repertorio, sul racconto diretto. Diretto, in quanto compiu - to in prima persona dai suoi intervistati, ma volutamente 'collaterale', si direbbe, nelle tematiche. Più che rievocare i grandi eventi della Storia, il giornalista chiede ai suoi intervistati di ripercorrere con tratti che si potrebbero definire impressionisti le atmosfere di vita di quell'epoca. Appare logico che ospitando testimonianze di personaggi come Alberto Moravia, come Paola Borboni, come Renato Rascel, il fuoco della trasmissione non sia puntato sulla scientificità del racconto, ma piuttosto sulle capacità evocative, sull'affabulazione. Ma Biagi è pronto a contraddire, con un colpo di teatro, la sua stessa scelta narrativa: tra i suoi 'ospiti' c'è anche il figlio del Presidente Americano Roosevelt. Con la sua testimonianza torniamo al centro esatto della Grande Storia. Biagi rievoca la grande crisi del 1929, la depressione che ne seguì, in Europa e negli Stati Uniti, dove la crisi si era generata. Cerca soprattutto di portare alla luce, nei racconti dei suoi intervistati, come e quanto in quegli Anni Trenta in cui il fascismo era diventato l'unica dottrina nazionale, fosse percepita la gravità della situazione, ci si accorgesse cioè di essere sull'orlo del precipizio. Particolarmente significativo, in questo senso, sembra essere il racconto di Renato Rascel. L'attore, nel 1939, scriveva la canzone 'E' arrivata la bufera', il cui testo sembra alludere, seppure indirettamente, al rapido precipitare degli eventi nella direzione della catastrofe. Il messaggio, in quel tempo, non poteva essere diretto. Il sentire degli italiani doveva essere traslato in una canzonetta che oggi chiameremmo 'demenziale' da un attore comico. E questo, per noi contemporanei, sembra essere qualcosa di più di un deja-vu. - di Enzo Biagi (1982).
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 18:35:00 2025-12-27 19:25:00 Europe/Rome Questo secolo: 1935 e dintorni 'E adesso pover'uomo'. La serie si occupava di raccontare gli Anni Trenta in Europa, e Biagi la impostò più che sulle ricostruzioni e sulle immagini di repertorio, sul racconto diretto. Diretto, in quanto compiu - to in prima persona dai suoi intervistati, ma volutamente 'collaterale', si direbbe, nelle tematiche. Più che rievocare i grandi eventi della Storia, il giornalista chiede ai suoi intervistati di ripercorrere con tratti che si potrebbero definire impressionisti le atmosfere di vita di quell'epoca. Appare logico che ospitando testimonianze di personaggi come Alberto Moravia, come Paola Borboni, come Renato Rascel, il fuoco della trasmissione non sia puntato sulla scientificità del racconto, ma piuttosto sulle capacità evocative, sull'affabulazione. Ma Biagi è pronto a contraddire, con un colpo di teatro, la sua stessa scelta narrativa: tra i suoi 'ospiti' c'è anche il figlio del Presidente Americano Roosevelt. Con la sua testimonianza torniamo al centro esatto della Grande Storia. Biagi rievoca la grande crisi del 1929, la depressione che ne seguì, in Europa e negli Stati Uniti, dove la crisi si era generata. Cerca soprattutto di portare alla luce, nei racconti dei suoi intervistati, come e quanto in quegli Anni Trenta in cui il fascismo era diventato l'unica dottrina nazionale, fosse percepita la gravità della situazione, ci si accorgesse cioè di essere sull'orlo del precipizio. Particolarmente significativo, in questo senso, sembra essere il racconto di Renato Rascel. L'attore, nel 1939, scriveva la canzone 'E' arrivata la bufera', il cui testo sembra alludere, seppure indirettamente, al rapido precipitare degli eventi nella direzione della catastrofe. Il messaggio, in quel tempo, non poteva essere diretto. Il sentire degli italiani doveva essere traslato in una canzonetta che oggi chiameremmo 'demenziale' da un attore comico. E questo, per noi contemporanei, sembra essere qualcosa di più di un deja-vu. - di Enzo Biagi (1982). RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Tv7

Il Natale a Napoli. Sant'Alfonso e la sua canzone ' Tu scendi dalle stelle' scritta più di due secoli fa.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 19:25:00 2025-12-27 19:40:00 Europe/Rome Tv7 Il Natale a Napoli. Sant'Alfonso e la sua canzone ' Tu scendi dalle stelle' scritta più di due secoli fa. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Domenica con

Domenica con I Natali a Canzonissima 1970/1974 - Corrado, Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Loretta Goggi, Mita Medici furono i conduttori delle popolarissime "Canzonissime" anni 70, che a Natale si arricchiva - di balletti, canzoni tradizionali e calorosi auguri al pubblico a casa.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 19:40:00 2025-12-27 20:00:00 Europe/Rome Domenica con Domenica con I Natali a Canzonissima 1970/1974 - Corrado, Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Loretta Goggi, Mita Medici furono i conduttori delle popolarissime "Canzonissime" anni 70, che a Natale si arricchiva - di balletti, canzoni tradizionali e calorosi auguri al pubblico a casa. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Iconologie quotidiane

Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515. Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 20:00:00 2025-12-27 20:10:00 Europe/Rome Iconologie quotidiane Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515. Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Il giorno e la storia

Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 20:10:00 2025-12-27 20:30:00 Europe/Rome Il giorno e la storia Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Passato e Presente

Qual è l'origine del Natale, la festa delle feste come la definirà Francesco d'Assisi? Dietro l'iconografia cristiana si celano riti antichissimi, le feste sfrenate dell'Impero Romano e figure di dèi guerrieri provenienti dall'Oriente. Il Natale, fissato dalla Chiesa di Roma nel IV secolo, sovrappone simbolicamente la nascita di Gesù alle celebrazioni pagane del solstizio d'inverno, come il Dies Natalis Solis Invicti e i Saturnalia, assimilando rituali e tradizioni. La diffusione popolare della festa compie un passo decisivo nel 1223, quando San Francesco d'Assisi allestisce il presepe di Greccio. Francesco trasforma la Natività in un'esperienza diretta e intensa, valorizzando la "visione interiore" del Bambino e il significato eucaristico della Messa celebrata sopra la mangiatoia. Una rappresentazione che avrà lunga vita. In studio, con Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 20:30:00 2025-12-27 21:10:00 Europe/Rome Passato e Presente Qual è l'origine del Natale, la festa delle feste come la definirà Francesco d'Assisi? Dietro l'iconografia cristiana si celano riti antichissimi, le feste sfrenate dell'Impero Romano e figure di dèi guerrieri provenienti dall'Oriente. Il Natale, fissato dalla Chiesa di Roma nel IV secolo, sovrappone simbolicamente la nascita di Gesù alle celebrazioni pagane del solstizio d'inverno, come il Dies Natalis Solis Invicti e i Saturnalia, assimilando rituali e tradizioni. La diffusione popolare della festa compie un passo decisivo nel 1223, quando San Francesco d'Assisi allestisce il presepe di Greccio. Francesco trasforma la Natività in un'esperienza diretta e intensa, valorizzando la "visione interiore" del Bambino e il significato eucaristico della Messa celebrata sopra la mangiatoia. Una rappresentazione che avrà lunga vita. In studio, con Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





a.C.d.C

Con il prof. Barbero un viaggio che ci porta in Italia, a Bari dove sono custoditi i resti di San Nicola, indiziato numero uno come ispiratore della figura leggendaria di Babbo Natale.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 21:10:00 2025-12-27 22:05:00 Europe/Rome a.C.d.C Con il prof. Barbero un viaggio che ci porta in Italia, a Bari dove sono custoditi i resti di San Nicola, indiziato numero uno come ispiratore della figura leggendaria di Babbo Natale. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Eventi '20 - '21

Eventi '20-'21 Omaggio ad Alberto Sordi. Natale.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 22:05:00 2025-12-27 23:05:00 Europe/Rome Eventi '20 - '21 Eventi '20-'21 Omaggio ad Alberto Sordi. Natale. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Cronache dalla Storia

Nicea, anno 325, l'imperatore Costantino convoca e presiede il primo concilio ecumenico, cioè mondiale, delle chiese dell'Impero, un passo decisivo nell'unione tra autorità politica e religiosa. Ma come è riuscito il Cristianesimo a diventare, da piccola setta nata in provincia, religione di Stato? Viaggiando tra Costantinopoli e Nicea Cristoforo Gorno racconta le tappe di questa ascesa vertiginosa.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 23:05:00 2025-12-27 23:35:00 Europe/Rome Cronache dalla Storia Nicea, anno 325, l'imperatore Costantino convoca e presiede il primo concilio ecumenico, cioè mondiale, delle chiese dell'Impero, un passo decisivo nell'unione tra autorità politica e religiosa. Ma come è riuscito il Cristianesimo a diventare, da piccola setta nata in provincia, religione di Stato? Viaggiando tra Costantinopoli e Nicea Cristoforo Gorno racconta le tappe di questa ascesa vertiginosa. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno






Cronache dalla Storia

Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del "Decameron" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del "Decameron" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Agostino Pozzi.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 23:35:00 2025-12-27 00:10:00 Europe/Rome Cronache dalla Storia Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del "Decameron" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del "Decameron" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Agostino Pozzi. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





RaiNews

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Il giorno e la storia

Il giorno e la storia del 26 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 26 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 0:15:00 2025-12-27 00:35:00 Europe/Rome Il giorno e la storia Il giorno e la storia del 26 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 26 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Passato e Presente

Qual è l'origine del Natale, la festa delle feste come la definirà Francesco d'Assisi? Dietro l'iconografia cristiana si celano riti antichissimi, le feste sfrenate dell'Impero Romano e figure di dèi guerrieri provenienti dall'Oriente. Il Natale, fissato dalla Chiesa di Roma nel IV secolo, sovrappone simbolicamente la nascita di Gesù alle celebrazioni pagane del solstizio d'inverno, come il Dies Natalis Solis Invicti e i Saturnalia, assimilando rituali e tradizioni. La diffusione popolare della festa compie un passo decisivo nel 1223, quando San Francesco d'Assisi allestisce il presepe di Greccio. Francesco trasforma la Natività in un'esperienza diretta e intensa, valorizzando la "visione interiore" del Bambino e il significato eucaristico della Messa celebrata sopra la mangiatoia. Una rappresentazione che avrà lunga vita. In studio, con Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 0:35:00 2025-12-27 01:10:00 Europe/Rome Passato e Presente Qual è l'origine del Natale, la festa delle feste come la definirà Francesco d'Assisi? Dietro l'iconografia cristiana si celano riti antichissimi, le feste sfrenate dell'Impero Romano e figure di dèi guerrieri provenienti dall'Oriente. Il Natale, fissato dalla Chiesa di Roma nel IV secolo, sovrappone simbolicamente la nascita di Gesù alle celebrazioni pagane del solstizio d'inverno, come il Dies Natalis Solis Invicti e i Saturnalia, assimilando rituali e tradizioni. La diffusione popolare della festa compie un passo decisivo nel 1223, quando San Francesco d'Assisi allestisce il presepe di Greccio. Francesco trasforma la Natività in un'esperienza diretta e intensa, valorizzando la "visione interiore" del Bambino e il significato eucaristico della Messa celebrata sopra la mangiatoia. Una rappresentazione che avrà lunga vita. In studio, con Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Italia: viaggio nella bellezza

Abitare Capri è un talento che ha fatto storia. Augusto la sceglie per il suo innegabile fascino, Tiberio la elegge come riparo dall'asfissiante corte romana. Entrambi danno l'avvio a un mito che attirerà sull'isola poeti, pittori, scrittori e personaggi bizzarri che da ogni angolo del mondo sceglieranno Capri come rifugio dorato per realizzare le proprie utopie. Da Villa San Michele, del medico svedese Axel Munthe, a Villa Lysis, del barone francese Fersen, da Casa Come Me di Curzio Malaparte a Casa La Solitaria, opera dell'architetto Edwin Cerio, per finire alla casa tipica caprese massimo esempio di abitazione che si sposa al paesaggio. "Capri. L'isola rifugio" racconta come abitare l'isola significhi anche rispettare e tutelare il delicato equilibrio tra opera dell'uomo e rispetto delle bellezze naturali. Abitare Capri è un talento che ha fatto storia. Augusto la sceglie per il suo innegabile fascino, Tiberio la elegge come riparo dall'asfissiante corte romana. Entrambi danno l'avvio a un mito che attirerà sull'isola poeti, pittori, scrittori e personaggi bizzarri che da ogni angolo del mondo sceglieranno Capri come rifugio dorato per realizzare le proprie utopie. Da Villa San Michele, del medico svedese Axel Munthe, a Villa Lysis, del barone francese Fersen, da Casa Come Me di Curzio Malaparte a Casa La Solitaria, opera dell'architetto Edwin Cerio, per finire alla casa tipica caprese massimo esempio di abitazione che si sposa al paesaggio. "Capri. L'isola rifugio" racconta come abitare l'isola significhi anche rispettare e tutelare il delicato equilibrio tra opera dell'uomo e rispetto delle bellezze naturali.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 1:10:00 2025-12-27 02:05:00 Europe/Rome Italia: viaggio nella bellezza Abitare Capri è un talento che ha fatto storia. Augusto la sceglie per il suo innegabile fascino, Tiberio la elegge come riparo dall'asfissiante corte romana. Entrambi danno l'avvio a un mito che attirerà sull'isola poeti, pittori, scrittori e personaggi bizzarri che da ogni angolo del mondo sceglieranno Capri come rifugio dorato per realizzare le proprie utopie. Da Villa San Michele, del medico svedese Axel Munthe, a Villa Lysis, del barone francese Fersen, da Casa Come Me di Curzio Malaparte a Casa La Solitaria, opera dell'architetto Edwin Cerio, per finire alla casa tipica caprese massimo esempio di abitazione che si sposa al paesaggio. "Capri. L'isola rifugio" racconta come abitare l'isola significhi anche rispettare e tutelare il delicato equilibrio tra opera dell'uomo e rispetto delle bellezze naturali. Abitare Capri è un talento che ha fatto storia. Augusto la sceglie per il suo innegabile fascino, Tiberio la elegge come riparo dall'asfissiante corte romana. Entrambi danno l'avvio a un mito che attirerà sull'isola poeti, pittori, scrittori e personaggi bizzarri che da ogni angolo del mondo sceglieranno Capri come rifugio dorato per realizzare le proprie utopie. Da Villa San Michele, del medico svedese Axel Munthe, a Villa Lysis, del barone francese Fersen, da Casa Come Me di Curzio Malaparte a Casa La Solitaria, opera dell'architetto Edwin Cerio, per finire alla casa tipica caprese massimo esempio di abitazione che si sposa al paesaggio. "Capri. L'isola rifugio" racconta come abitare l'isola significhi anche rispettare e tutelare il delicato equilibrio tra opera dell'uomo e rispetto delle bellezze naturali. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





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RES TORE NON SPECIFICI 60' Babbi, botti, befane - "Mettetevi comodi, al caldo e rilassatevi. A Natale, vi invitiamo a sfogliare insieme un album fatto di immagini e memorie. Le vostre. L'inverno dei ricord - i.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 2:05:00 2025-12-27 02:55:00 Europe/Rome ReStore RES TORE NON SPECIFICI 60' Babbi, botti, befane - "Mettetevi comodi, al caldo e rilassatevi. A Natale, vi invitiamo a sfogliare insieme un album fatto di immagini e memorie. Le vostre. L'inverno dei ricord - i. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Dirò del Rodi 1

Il 23 dicembre 1970 il motopeschereccio Rodi naufraga a poche miglia di distanza dal porto di San Benedetto del Tronto, muoiono i 10 membri dell'equipaggio.. - Di Rovero Impiglia e Giacomo Cagnetti.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 2:55:00 2025-12-27 03:20:00 Europe/Rome Dirò del Rodi 1 Il 23 dicembre 1970 il motopeschereccio Rodi naufraga a poche miglia di distanza dal porto di San Benedetto del Tronto, muoiono i 10 membri dell'equipaggio.. - Di Rovero Impiglia e Giacomo Cagnetti. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Questo secolo: 1935 e dintorni

'E adesso pover'uomo'. La serie si occupava di raccontare gli Anni Trenta in Europa, e Biagi la impostò più che sulle ricostruzioni e sulle immagini di repertorio, sul racconto diretto. Diretto, in quanto compiu - to in prima persona dai suoi intervistati, ma volutamente 'collaterale', si direbbe, nelle tematiche. Più che rievocare i grandi eventi della Storia, il giornalista chiede ai suoi intervistati di ripercorrere con tratti che si potrebbero definire impressionisti le atmosfere di vita di quell'epoca. Appare logico che ospitando testimonianze di personaggi come Alberto Moravia, come Paola Borboni, come Renato Rascel, il fuoco della trasmissione non sia puntato sulla scientificità del racconto, ma piuttosto sulle capacità evocative, sull'affabulazione. Ma Biagi è pronto a contraddire, con un colpo di teatro, la sua stessa scelta narrativa: tra i suoi 'ospiti' c'è anche il figlio del Presidente Americano Roosevelt. Con la sua testimonianza torniamo al centro esatto della Grande Storia. Biagi rievoca la grande crisi del 1929, la depressione che ne seguì, in Europa e negli Stati Uniti, dove la crisi si era generata. Cerca soprattutto di portare alla luce, nei racconti dei suoi intervistati, come e quanto in quegli Anni Trenta in cui il fascismo era diventato l'unica dottrina nazionale, fosse percepita la gravità della situazione, ci si accorgesse cioè di essere sull'orlo del precipizio. Particolarmente significativo, in questo senso, sembra essere il racconto di Renato Rascel. L'attore, nel 1939, scriveva la canzone 'E' arrivata la bufera', il cui testo sembra alludere, seppure indirettamente, al rapido precipitare degli eventi nella direzione della catastrofe. Il messaggio, in quel tempo, non poteva essere diretto. Il sentire degli italiani doveva essere traslato in una canzonetta che oggi chiameremmo 'demenziale' da un attore comico. E questo, per noi contemporanei, sembra essere qualcosa di più di un deja-vu. - di Enzo Biagi (1982).
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 3:20:00 2025-12-27 04:10:00 Europe/Rome Questo secolo: 1935 e dintorni 'E adesso pover'uomo'. La serie si occupava di raccontare gli Anni Trenta in Europa, e Biagi la impostò più che sulle ricostruzioni e sulle immagini di repertorio, sul racconto diretto. Diretto, in quanto compiu - to in prima persona dai suoi intervistati, ma volutamente 'collaterale', si direbbe, nelle tematiche. Più che rievocare i grandi eventi della Storia, il giornalista chiede ai suoi intervistati di ripercorrere con tratti che si potrebbero definire impressionisti le atmosfere di vita di quell'epoca. Appare logico che ospitando testimonianze di personaggi come Alberto Moravia, come Paola Borboni, come Renato Rascel, il fuoco della trasmissione non sia puntato sulla scientificità del racconto, ma piuttosto sulle capacità evocative, sull'affabulazione. Ma Biagi è pronto a contraddire, con un colpo di teatro, la sua stessa scelta narrativa: tra i suoi 'ospiti' c'è anche il figlio del Presidente Americano Roosevelt. Con la sua testimonianza torniamo al centro esatto della Grande Storia. Biagi rievoca la grande crisi del 1929, la depressione che ne seguì, in Europa e negli Stati Uniti, dove la crisi si era generata. Cerca soprattutto di portare alla luce, nei racconti dei suoi intervistati, come e quanto in quegli Anni Trenta in cui il fascismo era diventato l'unica dottrina nazionale, fosse percepita la gravità della situazione, ci si accorgesse cioè di essere sull'orlo del precipizio. Particolarmente significativo, in questo senso, sembra essere il racconto di Renato Rascel. L'attore, nel 1939, scriveva la canzone 'E' arrivata la bufera', il cui testo sembra alludere, seppure indirettamente, al rapido precipitare degli eventi nella direzione della catastrofe. Il messaggio, in quel tempo, non poteva essere diretto. Il sentire degli italiani doveva essere traslato in una canzonetta che oggi chiameremmo 'demenziale' da un attore comico. E questo, per noi contemporanei, sembra essere qualcosa di più di un deja-vu. - di Enzo Biagi (1982). RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





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Le ricette della tradizione della cucina italiana, raccolte dai documentari e dalle rubriche che la Rai ha dedicato alla gastronomia dagli anni 50 agli anni 80: `Alla ricerca dei cibi genuini'(1957) di Mario Soldati; ` - Linea contro linea' (1967/68) a cura di Giulio Macchi; `A tavola alle sette' (1974/76), con Ave Ninchi; `Menù di stagione' (1980/81) e i consigli di Vincenzo Bonassisi per `Almanacco del giorno dopo' (1979/1988).
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 4:10:00 2025-12-27 04:40:00 Europe/Rome ReStore Le ricette della tradizione della cucina italiana, raccolte dai documentari e dalle rubriche che la Rai ha dedicato alla gastronomia dagli anni 50 agli anni 80: `Alla ricerca dei cibi genuini'(1957) di Mario Soldati; ` - Linea contro linea' (1967/68) a cura di Giulio Macchi; `A tavola alle sette' (1974/76), con Ave Ninchi; `Menù di stagione' (1980/81) e i consigli di Vincenzo Bonassisi per `Almanacco del giorno dopo' (1979/1988). RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno





Il Pranzo di Natale di Mario Soldati

Mario Soldati ci accompagna ancora una volta, dopo il viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini, stavolta alla scoperta delle tradizioni culinarie del pranzo di Natale. Vengono intervistati in proposito padre Mariano, Cesare Zavattini, il calzolaio Angelo Gatto, la baronessa Aurelia Michetti Ricci e il Generale Lorenzo De Grandi: ognuno di loro racconta i piatti tipici natalizi della propria regione. La trasmissione andò in onda il 17 dicembre 1958. Mario Soldati ci accompagna ancora una volta, dopo il viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini, stavolta alla scoperta delle tradizioni culinarie del pranzo di Natale. Vengono intervistati in proposito padre Mariano, Cesare Zavattini, il calzolaio Angelo Gatto, la baronessa Aurelia Michetti Ricci e il Generale Lorenzo De Grandi: ognuno di loro racconta i piatti tipici natalizi della propria regione. La trasmissione andò in onda il 17 dicembre 1958. Mario Soldati.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 4:40:00 2025-12-27 04:45:00 Europe/Rome Il Pranzo di Natale di Mario Soldati Mario Soldati ci accompagna ancora una volta, dopo il viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini, stavolta alla scoperta delle tradizioni culinarie del pranzo di Natale. Vengono intervistati in proposito padre Mariano, Cesare Zavattini, il calzolaio Angelo Gatto, la baronessa Aurelia Michetti Ricci e il Generale Lorenzo De Grandi: ognuno di loro racconta i piatti tipici natalizi della propria regione. La trasmissione andò in onda il 17 dicembre 1958. Mario Soldati ci accompagna ancora una volta, dopo il viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini, stavolta alla scoperta delle tradizioni culinarie del pranzo di Natale. Vengono intervistati in proposito padre Mariano, Cesare Zavattini, il calzolaio Angelo Gatto, la baronessa Aurelia Michetti Ricci e il Generale Lorenzo De Grandi: ognuno di loro racconta i piatti tipici natalizi della propria regione. La trasmissione andò in onda il 17 dicembre 1958. Mario Soldati. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno






Omaggio ad Alberto Sordi

Alberto Sordi per Natale: una carrellata di ospiate televisive degli anni '80 del popolare attore nelle trasmissioni di Pippo Baudo Domenica In e Fantastico. Un modo per celebrare il centenario della nascita di Alberto S - ordi.
Aggiungi al Calendario 2025-12-27 4:45:00 2025-12-27 05:40:00 Europe/Rome Omaggio ad Alberto Sordi Alberto Sordi per Natale: una carrellata di ospiate televisive degli anni '80 del popolare attore nelle trasmissioni di Pippo Baudo Domenica In e Fantastico. Un modo per celebrare il centenario della nascita di Alberto S - ordi. RaiStoria - Guidatv.uno Guidatv.uno